Intervento:
La
scuola può percorrere un itinerario formativo di "lettura"
e di "scrittura" dei messaggi visivi, sonori e audiovisivi;
acquistano, dunque, un rilievo particolare, in un quadro di organicità,
la conoscenza degli strumenti semiologici di lettura e l'applicazione
di processi produttivi di scrittura audiovisiva.
Nella
"lettura" sono stati sperimentati parecchi metodi. Il giudizio
e la scelta di uno specifico metodo di analisi e di lettura dei
messaggi visivi e audiovisivi comportano come riferimento fondamentale
l'esercizio di funzioni critiche verso gli aspetti
-
testuali
(strutture segniche, linguistiche, logiche, semantiche…);
-
extra-testuali
(funzioni psicologiche, ideologiche, educative, artistiche…inerenti
le intenzionalità dell'emittente e del recettore);
-
contestuali
(comunicazione insegnante/i-allievo/i, allievo/i insegnante/i,
variabili fruitive, culture…).
Tali
"esercizi" nella scuola possono essere condotti su testi di diversa
funzione: narrativa, descrittiva, argomentativa (come ad esempio
il film e l'informazione telegiornalistica) evidenziando anche le
qualità tecnologiche.
L'apprendimento
della "scrittura" dei messaggi visivi e audiovisivi può
essere condotto contemporaneamente alle operazioni di lettura, poiché
la conoscenza profonda del funzionamento di questi sistemi di segni
si può ottenere da parte dei ragazzi unendo all'analisi
anche la comprensione, cioè la possibilità
di esprimersi usando direttamente (da soli o in gruppo) le varie
tecniche comunicative.
Si
afferma dunque la necessità per tutti gli allievi di accedere
direttamente alla strumentazione tecnologica acquisendo ed esercitando
abilità pratiche ed abilità critiche e di scelta.
In
questo modo comunicare diviene un modo per mettere in comune dati,
conoscenze, idee, sentimenti, immagini, rappresentazioni, suoni.
Lo
stesso percorso realizzato a Livorno con "Didattica e Multimedialità"
nelle giornate dal 27 novembre al primo dicembre, ha dimostrato,
a mio avviso, la voglia e la disponibilità di docenti, non
docenti, bambini/e ragazzi/e e genitori di mettersi in comunicazione
attraverso varie forme espressive: da quelle in presenza, al CD
ed alla "documentazione" on line. Si è ritornati sulle esperienze
in modo da riflettere, condividere, scambiare…
Si
è "letto" = ascoltato quanto altri avevano da comunicare
e si è "scritto" = prodotto per altri, realizzando, così
una comunità di ascolto, riflessione e crescita.
Le
tecnologie sono divenute, così, non un prodotto ma un processo;
non un fine, ma un mezzo.
Ringrazio
tutte/i per avermi accolto in questa comunità ed auguro a
tutti buone feste ed un luminoso futuro, Linda
calip@mbox.panservice.it
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Bibliografia:
Tecnologie
e multimedialità nella scuola, Frignani
Pragmatica
della comunicazione umana, Watzlawick
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