Il "nostro condominio" di "ComVir Site" visto da qui…
(per ora)
di Linda Giannini (08/07/2001)
Era Febbraio e c'era
una splendida luce nel cielo che si specchiava nel
mare. Sarebbe stato bello restare a guardare il porto, ma qualche
cosa (curiosità? interesse? affetto? simpatia?… poco importa ora
da cosa avevamo tratto la spinta ad andare avanti) ci ha portati un po' tutti in una stanza dove si teneva una
sorta di "riunione di condominio",
anche se il "condominio" vero e proprio ancora
non c'era… La "riunione", per permettere l'accesso a
quanti avevano fatto richiesta, è stata in qualche modo "clonata",
"ripetuta" in un secondo tempo..
Alcuni volti erano noti, altri no: qualcuno ascoltava e parlava,
qualche altro ascoltava solo e c'eravamo Patrizia, Mauro ed io
che scattavano foto per fermare questo "primo" incontro.
Con disponibilità Luigi e Stefania hanno presentato a noi tutti una particolare
proposta: diventare parte di una comunità "posta"
in "ComVir Site"
Nei giorni a seguire, senza dover per forza essere nello stesso
posto, abbiamo scelto il "terreno" tra
altri visitati. In brevissimo tempo sono nate "4 palazzine"
e ad ognuno di noi è stata data la possibilità di occupare uno
o più "appartamenti" che ci venivano offerti in comodato
gratuito.
Su questo "sito", oltre
ai "4 edifici" più o meno alti a seconda
del numero degli appartamenti,
sono sorti anche:
·
il "Caffè", specie di bar libero ove ognuno poteva:
entrare e consumare da solo o in compagnia; fissare appuntamenti;
attaccare alle pareti dei cartelli a tema o senza tema; scrivere
sui muri o su tovagliolini di carta; leggere il giornale senza
doverlo necessariamente commentare ad alta voce; giocare a scacchi
o scambiare con altri le figurine, ...
·
il "Centro Tecnico" ove poter entrare per
chiedere aiuto… dove chiedere, insomma, qualche cosa del tipo:
"Come posso attaccare
un quadro?"; "Come
posso personalizzare
l'appartamento?… e la facciata dello stabile?"; "Dove è finita la posta che non trovo più nella buca delle lettere?";
"Come posso mettere
la musica?"… E l'aiuto che veniva dato non era del tipo:
"Ora risolvo tutto
e non ti spiego come ho fatto"… anzi. Nella bacheca del
"Centro Tecnico" chiunque poteva trovare le istruzioni
per andare avanti: dalla domanda di uno e dalla risposta di un
altro, tutti potevano imparare "come si fa a…"
Tra il "Caffè il "Centro Tecnico" e le quattro
palazzine c'era "Chat
Square" dove
le persone potevano chiamarsi, parlare, bisticciare, confrontarsi,
scherzare, studiare… senza potersi guardare negli occhi… ma andava
bene lo stesso.
Si era senza dover essere necessariamente in quel posto,
questo era valido anche per tutte le altre costruzioni poste nel
"terreno" che non c'è.
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Lo chiamo terreno
… ma quasi sicuramente questo non è esatto… |
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per qualcuno quello
era il mare e le costruzioni erano delle palafitte…
navi… scogli… |
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per altri si trattava
del cielo: una nuvola per ogni volo, una piuma
per ogni incontro… |
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per altri ancora
era una città… |
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o una zona
periferica… |
C'era anche chi non aveva deciso come chiamare-sentire questo centro
decentrato…:
"ComVir City" - "ComVir City" - - ComVir City - "ComVir City"-
Di certo per ognuno di
noi non si trattava della nostra abituale residenza
Era il luogo del fine settimana, oppure delle pause, oppure dello
svago, oppure dello studio,
oppure del confronto, oppure...
Anche in questo caso ci era stata data ampia libertà di vivere lo
spazio e gestire il tempo…
a patto (patto implicito) di "seguire" ("curare",
"co-sviluppare"…),
uno o più temi scelti tra quelli proposti.
Durante i primi giorni
avevamo trovato nella "buca delle lettere" la convocazione
per un'altra "riunione di condominio"; non era richiesta
la presenza contemporanea di tutti, ma interessava conoscere quali
regole volevamo darci per vivere - convivere.
Ci siamo in qualche
modo contati: qualcuno dei volti noti non c'era più perché impegnato
in altri siti, qualche altro si era aggiunto… ed ognuno tra i
"presenti - non presenti" rimasti ad occupare questo
"spazio" si è espresso. Al termine di una delle tante
"riunioni-non riunioni" che sono seguite è nata l'idea
di mettere tra i cartelli della "zona" questo:
Ciò voleva anche dire che chiunque poteva aprire la posta "pubblica"
di un altro
(lasciandone traccia in cronologia), poteva intervenire in risposta,
o poteva anche decidere di non intervenire.
La posta privata in restava, giustamente,
privata.
Gli "appartamenti
personali" avevano "porte" che potevano essere
chiuse a chiave a più mandate, potevano essere lasciate semi aperte
o spalancate… ciò dipendeva dal momento, dal temporaneo comodatario,
dal contesto, da…
Quel che era dentro
gli "appartamenti" poteva essere messo o meno a disposizione
di tutti; te ne accorgevi subito se trovavi o meno davanti alla
porta dell'"appartamento" la scritta "Welcome".
Negli spazi comuni di ciascuna "palazzina" qualcuno
aveva posto delle piante
Chiunque poteva aiutarle a crescere portando loro l'acqua, ma non
era obbligato a farlo.
Certo che con questo caldo quelle povere piantine speravano tanto
nella disponibilità dei passanti…
Per "ComVir Site" erano sorte spontanee prime riunioni per
stabilire il colore da dare agli spazi interni ed esterni; qualcuno
si era presentato con preventivi, qualche altro con dei campioncini…
ma non si era giunti ad un immediato accordo (per queste cose
ci vuole tempo e pazienza… mai avere fretta!), inoltre, non essendoci
il numero legale per deliberare tutto è stato implicitamente aggiornato
a "____?____".
per il resto bandierine rosse avvisavano se
c'erano o meno "nuove"…
Col primo caldo dell'estate le "nuove" diventavano sempre
meno nuove
e pochi restavano a passare per "ComVir Site".
Tra i pochi rimasti c'era chi continuava a cercare tra i libri
lasciando note per sé
e/o gli altri condomini
qualche altro passava per "Chat Square" o "navigava" tra
i vari "spazi"
Dove erano finiti tutti gli altri? Erano in viaggio per altri siti?
In qualche modo si aspettava (forse) il ritorno di questi compagni
più o meno noti
In qualche modo "ComVir Site" c'era ancora chi la pensava piena
di piante, di fiori curati, di pareti colorate, …viva…
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