"Nessuna
età e' tarda per imparare" con questa citazione da Seneca
Joseph Jamar, Commissario Europeo, ha chiuso il suo intervento sullo
sviluppo della società' informatica e le nuove tecnologie
dell'educazione.
A
significare che l'evoluzione della nostra società' porta
ad una ridefinizione delle modalità' e dei tempi dell'apprendimento,
che si dilatano enormemente mettendo in seria difficoltà'
i modelli economici tradizionali: il mondo del lavoro diventa sempre
più aperto e flessibile e sempre di più' richiede
persone capaci di riadattarsi continuamente e muoversi tra un settore
e l'altro rinnovando conoscenze e competenze. In questa situazione
cambia anche il ruolo della scuola, come massima istituzione formativa:
allora come adattare la scuola al progresso tecnologico?
- E'
la domanda cui si e' cercata risposta nell'anno europeo che
si e' appena concluso con due considerazioni importanti per
le riflessioni di questo convegno: prima di tutto noi stiamo
assistendo ad un cambiamento radicale dell'assetto della società'
che si basa ora sul cambiamento continuo;
- Il
ruolo della scuola non può essere più' quello
tradizionale, di canale di trasmissione di conoscenze verticalizzato.
Un ruolo per la scuola nel mondo delle tecnologie multimediali?
L'accesso telematico da casa, su cui sono concentrati i maggiori
investimenti del settore, non spiazzerà' la pur importante
istituzione scolastica?
E'
chiaro che il compito classico pedagogico della scuola perde terreno,
mentre sembra acquistare maggiore rilevanza un altro ruolo che essa
ha pur rappresentato fino ad ora: la democraticità' dell'accesso
alle conoscenze.
Se
non siamo vigili rischiamo che l'evoluzione repentina delle tecnologie
della comunicazione crei paradossalmente delle disuguaglianze fra
chi sa e chi non sa; la scuola stessa può diventare il luogo
in cui si realizzano queste discriminazioni.
La
commissione europea si sta muovendo per prevenire questo rischio
ed evitare che lo sviluppo della società' crei delle barriere
tra i cittadini. Il piano d'azione ha come obiettivi principali:
- Dotare
tutte le scuole degli strumenti per accedere al futuro e rendere
possibile l'accesso delle persone nella società' del
futuro.
- Incentivare
il forte impegno di tutti gli attori del settore (scuole, insegnanti,
studenti, genitori, professionisti del multimediale).
- Migliorare
l'accesso alle tecnologie della scuola; considerato anche l'aumento
della presenza dei privati nei settori degli strumenti per l'educazione
e la formazione e la perdita' del monopolio dell'insegnamento
dell'istituzione scolastica.
- Sviluppare
un mercato integrato per i prodotti multimediali. L'anno scorso
e' partito una Task Force per analizzare l'andamento del mercato
multimediale in Europa. I risultati dell'indagine hanno messo
in luce la frammentarietà' e la poca coordinazione delle
varie iniziative prese autonomamente da enti e istituzioni in
vari paesi. Frammentazione che non aiuta lo sviluppo di un solido
mercato che sostenga l'evoluzione della società'.
La
via che conduce a questi obiettivi non e' diritta: alcune associazioni
di genitori del Belgio hanno già' per esempio mostrato preoccupazione
nei confronti dell'utilizzo di Internet da parte dei bambini senza
adeguati controlli sul tipo di informazione accessibile ai minori.
Contemporaneamente
i presidi delle scuole si chiedono se sia veramente l'introduzione
delle tecnologie multimediali la priorità' nelle scuole di
oggi: che fare allora per la violenza? per la droga?
In
tutto questo occorre anche rafforzare il ruolo dell'Europa nell'istruzione
multimediale e per questo sono state sviluppate cinque linee guida
di intervento:
- studiare
la possibilità' di creare una rete delle reti in Europa
che colleghi le varie istituzioni e le scuole;
- studiare
il problema dei contenuti. A Cannes lo scorso anno si e' avanza
l'ipotesi di un gruppo di specialisti del multimediale e professionisti
dell'istruzione per verificare la possibilità' di combinazione
dei due mondi;
- stimolare
lo scambio dei docenti;
- organizzare
una rete di centri di formazione dei formatori dei docenti;
- elevare
la consapevolezza degli attori sul potenziale della multimedialità'
nei processi di formazione
A
supporto di questo piano d'azione sono stati individuati alcuni
strumenti: prima di tutto una gara di proposte per la multimedialità'
nella formazione;
- una
vera gara multimediale a livello europeo;
- una
fondazione europea multimediale;
- netdays
sul modello americano, ovvero la connessione di più scuole
in rete.
Jamar
ha ribadito che il problema e' sviluppare una consapevolezza
di queste iniziative perché
"il mondo rimane una scuola per la razza umana
dall'inizio dei tempi fino alla fine dei tempi" (citato da Cominus,
1609). |