Programma
di sviluppo della multimedialità
nella scuola italiana 1997 - 2000
a
cura del Ministero della Pubblica Istruzione
Da
qualche tempo alcune scuole hanno già iniziato a lavorare
con strumenti multimediali e a collegarsi alle reti telematiche.
Si calcola che circa 3.500 scuole abbiano collegamenti in rete.
Si tratta però di uno sviluppo diseguale in cui i diversi
tipi di scuola e le diverse zone del paese si muovono a velocità
differenti.
È
arrivato il momento di una azione organica e per questo il Ministero
della Pubblica Istruzione ha annunciato un Programma di sviluppo
della multimedialità che coinvolgerà in quattro anni
tutte le scuole italiane dalle materne alla secondaria superiore.
Gli
obiettivi sono
- l'educazione
degli studenti all'uso dei nuovi linguaggi e dei nuovi mezzi
di comunicazione;
- il
miglioramento della didattica, cioè del modo di insegnare,
studiare e lavorare a scuola;
- l'arricchimento
della professionalità dei docenti attraverso l'aggiornamento
sui nuovi mezzi e l'accesso a nuovi servizi e alle possibilità
di usare i più avanzati strumenti di comunicazione.
Nelle scuole arriveranno computer multimediali con cui studenti
e docenti possono utilizzare i software esistenti, e anche produrre
i loro, ma arriveranno anche collegamenti telematici e reti,
inclusa INTERNET.
Una
prima importante linea di azione sarà rivolta direttamente
ai docenti: in tre anni 15.000 scuole, a partire dal 1997, saranno
dotate di centri attrezzati nei quali i docenti potranno aggiornarsi
e preparare i loro materiali. Già nel primo anno le scuole
coinvolte saranno 5.000.
La seconda linea di azione è rivolta a calare in modo sistematico
la multimedialità nella didattica. Per questo scopo tutte
le 15.000 scuole otterranno, in un periodo di quattro anni, strumenti
e risorse per il coinvolgimento delle classi. Il primo anno, il
1997, è previsto il coinvolgimento di 1.850 scuole, iniziando
da quelle che sono più pronte per questa seconda fase.
Gli
studenti avranno quindi la possibilità di studiare l'italiano,
la matematica e le altre discipline con l'aiuto della multimedialità.
Il programma di sviluppo prevede anche un progetto speciale per
l'insegnamento delle lingue nelle scuole elementari: le scuole che
via via entreranno nel programma otterranno finanziamenti aggiuntivi
da destinare all'acquisto di software per le lingue straniere e
all'aggiornamento specifico dei docenti.
Per
quanto riguarda le scelte didattiche ci si inspirerà al principio
dell'autonomia delle singole scuole. Il Ministero organizzerà
una vasta azione di sostegno, anche con l'acquisizione di collaborazioni
scientifiche e industriali, e di monitoraggio.
Il Programma fa muovere la nostra scuola in piena sintonia con quanto
è raccomandato e avviene nell'Unione Europea e anzi, data
la vastità dell'intervento, la colloca in una posizione di
punta. |