La verifica e la valutazione
si sono articolate seguente modo
-
un
momento iniziale, indispensabile per
delineare un quadro delle capacità
che il bambino che possiede al suo ingresso
nella scuola;
-
alcuni
momenti intermedi riferiti alle varie
esigenze didattiche;
-
"bilanci"
finali per la verifica degli esiti formativi
e del significato globale delle esperienze
scolastiche.
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La
metodologia adottata è quella dell’esplorazione e della ricerca
per consentire una reale scoperta della realtà, oltre, naturalmente,
alla valorizzazione del gioco, come risorsa privilegiata di apprendimento
e di relazioni.
Nella
metodologia, assume una importanza strategica il ruolo dell’insegnante.
Questo,
è determinante nella predisposizione dell’ambiente, nella
proposta di materiali e attività diverse, ma soprattutto
perché la sua presenza fornisce un interlocutore privilegiato
ai processi di comunicazione dei bambini.
L’intervento
dell’insegnante si configura come un’azione strutturante nei confronti
dell’attività ludica infantile, attuata sia attraverso la
proposta di situazioni motivanti, ma anche con un’azione di contenimento
del gioco dei bambini, tesa a raccogliere gli spunti fantastici
individuali e a consentirne l’elaborazione in forme diverse.
La
stimolazione del pensiero creativo nell’ambito della scuola può
avvenire attraverso due modalità di intervento:
- da
una parte vi è la possibilità di mettere a punto
procedure strutturate volte a sviluppare - per mezzo di opportune
attività - attitudini e strategie che favoriscono l’emergere
di idee innovative
- dall’altra
parte vi è la possibilità di agire indirettamente
sulla creatività, favorendo lo stabilirsi di "climi"
psicologici e di stili relazionali che incoraggino la libera
espressione, l’iniziativa personale, l’assunzione di atteggiamenti
e di comportamenti non convenzionali.
Riferimenti Teorici [2.30
mb]
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