Tutto
ciò che è ripetitivo e acquisito acriticamante rinforza
i percorsi di evocazione della memoria; pertanto il risultato
e' un condizionamento mentale che certamente non è equivalente
per tutti, dipendendo la intensità del condizionamento
dal carattere di fondamentale derivazione genetica dell'individuo.
L'influenza
dei fattori relazionali interattivi, se e' acquisita come aperta
e flessibile nell'accettare il diverso modo di pensare e le differenze
culturali e di genere (come si richiede in una situazione di costruzionismo
basata sulla condivisione di conoscenze), agisce evidentemente
da decodizionamento di una personalità rigidamente costruita;
ciò dal punto di vista neuronale significa sperimentare
percorsi innovativi di integrazione delle aree cerebrali implicate
nella strutturazione del pensiero e delle emozioni.
Spesso
non risulta facile accettare il rinnovamento delle strategie di
integrazione cerebrale, ciò a causa di alcuni sistemi cerebrali
ben poco controllabili con il ragionamento e la riflessione che
interferiscono determinando pulsioni di indole sottocorticale
le quali spesso risultano essere determinanti caratteriali del
comportamento di un individuo.
Pertanto
la crescita e la ampiezza delle interazioni relazionali sviluppabile
al giorno d'oggi con le strategie di "networking e.learning"
può solo parzialmente influenzare l'inibizione e lo sviluppo
ella creatività individuale e collettiva.
Vedi
alcune riflessioni su questo tema in:
http://www.descrittiva.it/calip/dna/memoria.htm
Un
cordiale saluto Paolo
Firenze 11/LUGLIO 2003
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Director
of LRE // EGO-CreaNET - PAOLO MANZELLI
http://blu.chim.unifi.it/group/education/index.html
Education Research Laboratory / EGO-CreaNET
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