Paolo
Manzelli - LRE/EGO-CreaNET
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L’intelligenza
non ha genere: essa non risponde ad una natura potenzialmente
innata, ma la sua formazione è sostanzialmente prodotta
dal sistema di apprendimento storico sociale.
Ciò non significa che le differenze cerebrali tra i generi
di uomo e donna non sussistano, ma in vero non sono molte anche
se certamente influenzano le strategie di organizzazione e risoluzione
del pensare intelligente che comunque, pur per strade diverse
possono raggiungere equivalentemente livelli di intelligenza relativamente
elevata sia nell’uomo che nella donna.
NOTA:
In seguito le parole "femmina" e "maschio"
si riferiscono in questo saggio, alla conformazione fisica originale
dell’uomo e della donna non alla identificazione sessuale di ciascun
individuo.
Le
differenze cerebrali di genere consistono essenzialmente in:
-
Fattori genetici : ogni cellula di un essere vivente e quindi
anche quelle del cervello umano sono evidentemente di specie
maschile o femminile contenendo nel proprio DNA rispettivamente
una genetica di tipo XY ed XX.
-
Fattori : Ormonali . L’Ipotalamo e l’Ipofisi del cervello
secernono messaggeri ormonali che in seguito interagiscono
diversamente nella produzione degli ormoni sia del testosterone
maschile che del progesterone e degli estrogeni femminili.
-
Asimmetrie strutturali : il cervello dei maschi e più
grande nel cervello dato che il cervello maschile contiene
più liquido cefalorachidiano, cosi che con l’avanzare
dell’età il cervello degli uomini si restringe più
rapidamente; inoltre esso contiene più “materia bianca”,
cioè un numero più elevato di prolungamenti
delle cellule nervose (assoni) che collegano distanti regioni
cerebrali facilitando il trasferimento di informazioni; infine
solo una regione del ipotalamo è più grande
di circa il 5% nei maschi dove sembra risiedere un'attività
di eccitazione sessuale più elevata .rispetto alle
femmine.
Dato
che il cervello è l’organo principale dell’apprendimento
(ciò significa che si modifica strutturando le sue capacita
di pensiero e di comunicazione personale in funzione dell’ambiente
socio-economico che lo educa), di conseguenza non si può
affermare, se non ricorrendo ad una troppo facile banalizzazione,
che le limitate differenze di genere notate in proposito delle
struttura cerebrale, vadano a influire differenziando profondamente
la formazione della memoria e del intelletto nella specie umana.
La natura infatti specializza determinate funzioni cerebrali in
modo differenziato per generare una attività di comunicazione
e di comportamento sociale complementare dei generi maschile e
femminile e non per renderli semplicemente diversi.
Effettivamente la capacità verbale di comunicazione è
normalmente più rapida e completa nel genere femminile,
in quanto la loro natura consente una migliore integrazione tra
pensiero ed emotività, sensibilizzando e potenziando i
processi di intuizione, stempera la rigidità sequenziale
del pensiero maschile; quest’ultima può essere favorita
dallo sviluppo più organizzato della “materia bianca”.
Inoltre da recenti studi di Risonanza Magnetica funzionale risulta
che nel genere femminile mediamente è più attiva
la sezione del lobo frontale del cervello la quale sovrintende
al comportamento e alla valutazione critica.
Tali differenze suggeriscono una maggiore probabilità di
adattamento della donna all’ambiente socio-economico, proprio
in quanto tale esercizio linguistico rende le aree dei lobi frontali
e parietali relativamente più sviluppate nel cervello femminile,
cosi che, in particolare nell’epoca in cui viviamo di più
ampia comunicabilità tecnologica, le donne divengono maggiormente
capaci di potenziare la loro capacita naturale che infatti favorisce
una utilizzazione simmetrica dei due emisferi cerebrali nella
comunicazione verbale.
La telematica oggigiorno offre un terreno nuovo da sperimentare
soprattutto nelle forme di interattività e di condivisione
di conoscenza che rende possibili. Ci sono nuove possibilità
di apprendimento e di comunicazione, dove le differenze di formazione
tra uomo e donna potranno essere sperimentate per ottenere una
più elevata complementarità tra i generi che sfoci
in un contesto civile e democratico delle <pari opportunità>.
"La rete è quindi una navigazione virtuale che può
condurre a destinazione più ampi livelli di equivalenti
opportunità socio-economiche tra l’uomo e la donna.
La formazione intellettuale è comunque un puzzle con infinite
possibilità di soluzione storico-sociale, che deve essere
sempre più consciamente sperimentata, proprio in quanto
più d'una forma di intelligenza può divenire la
base della capacità creativa necessaria per adeguare le
differenti modalità di integrazione cerebrale tra memoria
ed intelletto, che conducono l’UOMO verso la soluzione (problem
solving) ed il posizionamento (problem setting) ovvero ad evitare
i problemi (problem saving), e cioè ad apprendere le diverse
modalità di risoluzione dei problemi che nella loro complessità
determinano il carattere delle intelligenza di un individuo, sia
che esso sia maschio o femmina .
Un
caro saluto Paolo Manzelli
FIRENZE
20/03/2004
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Director
of LRE // EGO-CreaNET - PAOLO MANZELLI
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