Paolo
Manzelli - LRE/EGO-CreaNET
http://blu.chim.unifi.it/group/education/index.html
http://www.edscuola.it/lre.html
La percezione dei colori è un fenomeno complesso che riguarda
occhio e cervello.
L’ occhio è un recettore sensoriale che si limita ad inviare
i segnali di variazione della energia luminosa che il cervello
trasforma in sensazioni colorate.
Per
moltissimi anni, a partire dalle considerazioni di ISAC NEWTON
sull’arcobaleno dei colori prodotto da un prisma di vetro trasparente,
si e’ ritenuto che l’occhio percepisse i colori e con essa la
visione sostanzialmente riferendosi ad un modello di macchina
fotografica
“Sintesi
additiva dei colori”: proiettando con Lampade colorate dei colori
fondamentali su uno schermo i vari colori, essi si sommano per
interferenza generando i colori secondari e come somma finale
ricomponendosi nella luce bianca.
Basandosi
su tale modello concettuale si interpretava ad es. che il colore
rosso di una mela fosse semplicemente una funzione di assorbimento
delle varie frequenze delle luce corrispondenti ai differenti
colori dell’ arcobaleno di cui e composta la luce bianca; pertanto
la mela risulta rossa per la sottrazione per assorbimento tutte
le altre componenti della luce bianca escluso il rosso.
Perseguendo
tale modello cognitivo ormai antiquato, si riteneva, che i colori
venissero visti dal cervello, mediante un centro specializzato
per la percezione dei colori; infatti si pensava che i colori
fossero "trascritti" come da una macchina fotocopiatrice
a colori direttamente dal mondo esterno in questo centro. Tale
interpretazione “ meccanica “ ha limitato molto la successiva
interpretazione e del colore come processo di costruzione comparativa
proprio della realizzazione di una sensazione cerebrale.
Oggi siamo certi che come non ci sono rumori nel mondo esterno
ma solo vibrazioni che il cervello interpreta come suoni e rumori,
così si puo’ dire che nel mondo esterno i colori non esistono;
“ il colore è di fatto una un'invenzione sensoriale del
cervello”.
Un cervello ed un occhio diverso dal nostro, ad esempio quello
di un “Gatto”, non vede i colori approssimativamente come noi
non li distinguiamo durante la “Visione Notturna” a bassa intensita’
luminosa.
Fino
a pochi decenni fa la scienza ignorava in gran misura i sistemi
cerebrali della percezione e gli sviluppi delle relazioni cerebrali
tra percezione, sensazione, che determinano l’apprendimento quale
espressione della funzionalità cerebrale.
Pertanto,
pur essendo agli inizi di un nuove modalità di capire come
la rete di connessioni neuronali si formi con modalità
altamente personalizzate nel cervello di ciascuno di noi sappiamo
oggi che ogni uomo o donna realizza una propria personalissima
percezione delle sfumature di colore.
Piu’
in generale dobbiamo oggi considerare che la percezione visiva
stessa, non solo di colori, ma anche delle forme , si realizza
dentro la nostra testa; pertanto dobbiamo iniziare a capire che
nel nostro cervello già ci sono tutte le possibili combinazioni
di forma e colore e che –quindi- proprio durante l’apprendimento,
noi impariamo a decifrare, assemblare e codificare forme e sensazioni
sia secondo le esigenze storiche di comprensione in base alla
costruzione di una nostra stessa personalita’ creativa.
Paolo
Manzelli
FIRENZE
26/02/2004
-----------------------------------------------------------------------------
Director
of LRE // EGO-CreaNET - PAOLO MANZELLI
http://blu.chim.unifi.it/group/education/index.html
Education Research Laboratory / EGO-CreaNET
Firenze - Italia
|