E-learning:
formazione, modelli, proposte
Seminario di studio
Università degli studi di Macerata - Facoltà di
Scienze della Formazione
1-2 Aprile 2004 - Macerata sala convegni Abbazia di Fiastra
Paolo
Manzelli - LRE/EGO-CreaNET
http://blu.chim.unifi.it/group/education/index.html
http://www.edscuola.it/lre.html
Tutte le cose ci circondano, tutte le circostanze che viviamo,
assumono un loro aspetto cognitivo in relazione alle concezioni
mentali con le quali le consideriamo. Lo Spazio ed il Tempo sono
concetti fondamentali della mente umana relativi alla percezione
dell’osservatore e che -pertanto- vanno a dipendere dalla significazione
storico-sociale più propria di ciascuna epoca.
In periodi di transizione e di cambiamento l’Uomo necessita di
riconsiderate lo spazio tempo come percezione e significazione
per rinnovare la concezione di tali fondamenti del conoscere.
In particolare oggi, essendo possibile ammirare sul proprio computer,
un'alba "in diretta sul Pacifico mentre si sta osservando
un tramonto dalla propria finestra sul mar Mediterraneo",
ciò fa riflettere su una nuova necessità di riconsiderare
le categorie dello spazio e del tempo e ricondurle alle condizioni
di osservazione e di vita della propria epoca. In particolare,
serve proprio per definire i criteri di utilizzazione delle tecnologie
di comunicazione interattiva e adeguare le strategie di e.Learning,
ma anche di e. Govern e di e.Commerce, ecc.. e di tutte quelle
attività che usufruiscono del sistema Internet,
La concezione dello spazio e del tempo che è stata propria
della epoca industriale, ha ritenuto il Tempo come un punto adimensionale
che scorre su una retta dividendo istante per istante irrimediabilmente
il passato dal futuro.
<- Passato ---------------
Istante ----------------- Futuro ->
Tale
concezione lineare del tempo ha fatto storicamente seguito ad
una precedente concezione ciclica, più propria della "Cilvità
Contadina", nella quale il Tempo è relativo ad una
durata periodica ricorrente, per cui si diceva "c’è
un tempo per seminare ed uno per raccogliere".
Quanto sopra, nella nostra cultura occidentale, era direttamente
correlabile alla periodicità delle stagioni che segnavano
i ritmi di vita degli agricoltori.
Nella attuale situazione di transizione verso la "Società
della Conoscenza", la concezione dello spazio tempo sta ancora
cambiando. Infatti la scienza contemporanea ha compreso che lo
spazio è una valutazione percettiva principalmente prodotta
dall’emisfero destro del cervello, sostanzialmente basata sulla
contemporaneità dell'esistenza di oggetti ed eventi osservati,
mentre il tempo consegue ad una attività più propria
dell’elaborazione dell’emisfero sinistro, il quale analizza la
dinamica dei ritmi percettivi, permettendo di ordinare la successione
degli eventi posizionandoli tra un prima ed un dopo.
Ragionando in seguito alla possibilità di osservare immagini
del funzionamento del cervello tratte dalla "Risonanza Magnetica
Funzionale", possiamo riflettere sulle modalità della
percezione cerebrale. Il Cervello infatti riceve degli occhi informazioni
statistiche dalle reazioni fitochimiche che avvengono nella retina.
I fotoni reagiscono mediante una azione discreta e probabilistica
sul ricettore retinico, anche se i movimenti saccadici tendono
a ridurre il Caos della ricezione fotochimica, muovendo il bulbo
oculare alla ricerca di semplificare il profilo delle informazione
recepita. Sulla base di tali dati il cervello, mediante le differenziate
proprietà di analisi dei due emisferi cerebrali, ricostruisce
le immagini che noi osserviamo e significhiamo in termini di un
loro posizionamento spazio temporale.
Pertanto oggi sappiamo che la nostra percezione non genera una
visione speculare dell’ambiente esterno, dato che il cervello
elabora l’informazione probabilistica ricevuta dalla ricezione
oculare costruendo uno scenario visivo, che di conseguenza ci
permette di descrivere e significare la probabilità delle
nostre interazioni possibili con l’ambiente.
Nel mondo animale cervelli e ricettori sensoriali differenti,
percepiscono e significano in modi assai diversi da noi lo stesso
identico mondo, mentre l’Uomo è capace di costruire nuove
abilità di percezione, che vanno ben oltre quelle proprie
naturali, costruendo sistemi tecnologici, che ampliano le limitate
potenzialità fisiche di percezione dell’Uomo; … ma per
ottenere ulteriori risultati è necessario effettuare notevoli
cambiamenti delle radici concettuali, mediante una profonda riflessione
sui fondamenti cognitivi in modo da poter aprire verso l’innovazione
le capacità creative dell’Uomo.
Certamente, non essendo possibili modalità assolute di
definizione dello spazio/tempo, datosi che le relazioni spazio-temporali
non sussistono di per se stesse come entità fisiche, è
necessario capirne le differenze di significato che esse hanno
assunto nelle varie epoche, ed anche accettare le diverse concezioni
e le opportunità ed il valore d’uso delle varie interpretazioni
storico-antropologiche precedenti.
Nella storia e nella vita dell’Uomo ci sono sempre stati modi
differenti di concepire lo spazio ed il tempo, e tutto ciò
che da tali concezioni consegue per acquisire coscienza degli
eventi della vita e della morte. Possiamo infatti notare come
ogni particolare definizione storica dello Spazio/Tempo abbia
generato ampie e pregnanti disquisizioni tra gli uomini di tutti
i tempi. Così, ad esempio, osserviamo che il concetto religioso
di "ETERNO" (in Ebraico: "GEOVA") al seguito
delle concezione lineare del tempo è stato considerato
come un procedere esteso e numerabile del tempo che va da meno
a più infinito, mentre nella concezione più antica
"Eterno", significa che passato presente e futuro esistono
contemporaneamente generando immortalità priva di tempo
e quindi generatrice di pienezza della vita eterna.
Penso utile concludere questa breve riflessione su "Spazio
il Tempo ed il Cervello" con una storiella che racconta di
una scommessa tra uno Scienziato ed un Teologo.
I due dovevano cercare di acchiappare con le loro logiche e strategie
un Gatto Nero di nome "Tempo" in una "stanza"
completamente buia.
In seguito un intervistatore domanda allo scienziato <Come
è andata?> …"Veramente non lo so" rispose
lo scienziato "Ad un tratto il Teologo ha Esclamato EUREKA
l’ho preso !!! ed è uscito in fretta dalla stanza… Però
mi e rimasto un dubbio perchè ‘ nessuno aveva visto prima
se c’era per davvero quel Gatto Nero nella stanza priva di luce?"
Immagine a cura di Roberto
Baruffini tratta dalla lavagna on line
http://www.descrittiva.it/calip/0102/lavagna.htm
Un
caro saluto Paolo Manzelli
Relazione
Convegno e.Learning Università di Macerata 1-2 Aprile 2004
Sessione: Modelli di FAD
http://www.unimc.it/el-conference/contributi/mod.htm
Elenco contributi
http://www.unimc.it/el-conference/iscrizione/elenco.asp
INTRONI e Progetto BIO-Fantasy
http://www.unimc.it/el-conference/iscrizione/contributi/INTRONI.doc
Dinamiche cognitive di trasformazione e scenari mentali per la
innovazione
-----------------------------------------------------------------------------
Director
of LRE // EGO-CreaNET - PAOLO MANZELLI
http://blu.chim.unifi.it/group/education/index.html
Education Research Laboratory / EGO-CreaNET
Firenze - Italia
|