Paolo
Manzelli - LRE/EGO-CreaNET
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La comprensione modo di essere e comportarsi, di qualsiasi livello
essa sia, può avvenire attraverso l'utilizzo del cervello
e la sua formazione mentale. Certamente la volontà viene
influenzata da come si pensa e dai connotati dei contenuti del
pensiero; pertanto bisogna ammettere la difficoltà di assumere
atteggiamenti derivanti da una volontà libera e consapevole,
che permetta di tradursi in atti decisionali finalizzati in modo
coerente verso raggiungimento e la realizzazione di un determinato
fine o scopo.
Infatti la Volontà si manifesta in molte forme che vanno
dalla volontà istintiva di sopravvivenza alla volontà
di potenza e di sopraffazione, che degenera nel Super-Ego, ben
descritta dal filosofo Nietzsche; quest’ultima corrisponde ad
una trasmutazione trasgressiva dei valori naturali della sopravvivenza
che determina una “coscienza deviante" in ogni individuo
tendente ad all'appropriazione, manipolazione della volontà
di altri degli individui, che comunque è fondata su un
innaturale disprezzo nei confronti di se stesso ed altrui.
La Volontà vista in termini di funzionalità cerebrale
può essere distinta in tre principali atteggiamenti : “Conscio,
Sub-conscio ed Inconscio “che corrispondono ai tre livelli di
articolazione verticale del funzionamento cerebrale, rispettivamente
rispondenti agli Emisferi Cerebrali Superiori, al Talamo e Ipo
Talamo, ed al sistema sottocorticale basale.
A differenza della “Attenzione” che integra le stesse aree cerebrali
utilizzando delle memorie a “Breve-Termine”, ciò che indichiamo
come “Volontà” predilige una integrazione correlata alle
“Memorie a Lungo Termine”; di qui il vantaggio delle azioni volitive
basate su un pensiero positivo, e viceversa il pericolo di azioni
volontarie fondate su un atteggiamento negativo più evidente
o nascosto nei confronti altrui.
Come l’attenzione anche la volontà può essere fuorviata
mediante disinformazione ed indottrinamento cognitivo ed anche
più facilmente plasmata , cosi che la libera volontà
cosciente , viene ad essere sopraffatta e costretta a perdere
un ragionevole controllo da effetti esercitati dall’esterno sulle
cognizioni apprese e rinforzate dalle motivazioni emotive e passionali
del sistema volontario emozionale a carattere Sub-conscio o più
profondamente su quello Inconscio, (come nei casi dell’esercizio
delle ipnosi o di altre modalità di subliminali di “lavaggio
del cervello” mediante persuasione e condizionamento o la dipendenza
dalla assunzione di droghe.
Classico esempio di plagio è quello protratto sulla base
del convincimento che la morte non sia il termine della esistenza
terrena, che associato ad indottrinamento e persuasione coercitiva
di indole politico-religiosa, facilita anche le pericolose attività
terroristiche che oggi sono sotto l’attenzione di tutto il mondo.
Possiamo dire pertanto che la forza di volontà e quindi
una funzione generata sulla base delle potenzialità di
integrazione cerebrale delle “Memorie a Lungo Termine”, che per
essere esercitata coscientemente è necessario che l’individuo
sappia ragionevolmente auto-controllarsi, per non divenire facile
preda di manipolazioni mentali e tecniche di condizionamento della
personalità di tipo cognitivo, passionale o subliminale
ed inconscio.
Pertanto la facoltà di scelta nel prendere decisioni comportamentali
consapevoli viene a dipendere sostanzialmente dall’utilizzazione
sinergica delle differenti strutture cerebrali e quindi da un
apprendimento libero e non coercitivo nelle loro formazione.
Come si può dedurre dalla “Risonanza Magnetica Funzionale”
osservando l’aumento della irrorazione di sangue delle varie aree
celebrali; si evidenziano sono varie tipologie dell’atto volitivo.
Infatti se esso conduce ad una decisione rapida ed impulsiva,
la rete sinaptica maggiormente coinvolta è situata nella
sezione basale del cervello; mentre nel caso che la attività
decisionale sia prevalentemente motivata da una risposta emotiva
il focus delle attività cerebrali si accentra nella zona
talamica , se invece la decisione viene maggiormente a dipendere
da una convinzione ragionata , le attività sinaptiche implicate
risiedono maggiormente nelle aree frontali degli Emisferi Cerebrali
Superiori..
Di conseguenza un atto di volontà corrisponde ed una maggiore
o minore possibilità di relativa libera auto-determinazione,
quanto più non si verifica una scissione delle tre principali
funzioni cerebrali implicate nell’atto volitivo, il quale assume
ulteriormente una prospettiva finalizzata di maggiore o minore
intensità, a seconda del coinvolgimento nel processi di
integrazione cerebrale di una bilanciata proporzione tra Emisfero
Destro e Sinistro.
In conclusione pur facendo riferimento ad un modello semplificato
delle struttura cerebrale si comprende che evidentemente risulta
possibile apprendere ed esercitare l’orientamento volontario dei
nostri atteggiamenti decisionali e comportamentali nel modo più
responsabile e conveniente alle mutevoli esigenze di vita, tenendo
costantemente in appropriata considerazione la necessita di attuare
una piena integrazione delle varie potenzialità e tipologie
di risposta della struttura cerebrale.
Un
caro saluto Paolo Manzelli
FIRENZE
19/04/2004
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Director
of LRE // EGO-CreaNET - PAOLO MANZELLI
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