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Sintesi su:

"Apprendimento collaborativo basato sul computer"

Antony KAYE

SINTESI

AGGANCIO: il contesto sociale e tecnologico porta ad una enfatizzazione sui modi in cui le tecnologie dell’informazione possono essere utilizzate per mediare e supportare la comunicazione tra i membri di gruppi impegnati in un’attività di apprendimento

Non è ancora chiaro se è possibile integrare, nell’attività di formazione, le esperienze di due decadi con l’uso didattico di audioconferenze, videoconferenze e conferenze telematiche. E’ certo però che si presenta, per gli educatori e gli sviluppatori di groupeware, un’occasione per lavorare gomito a gomito per definire gli scenari per un uso efficace del CSCL.

 L'efficacia degli approcci di apprendimento cooperativo (o collaborativo) dipende dai seguenti fattori:

  • la costruzione attiva della conoscenza;
  • l'insegnamento tra pari e l'opportunità di sviluppare abilità di esposizione orale;
  • il feedback motivante proveniente dagli altri.

L'uso a scuola dei computer e della tecnologia dell'informazione ha indotto una crescita di metodi di apprendimento collaborativo e di  lavoro di gruppo intorno al computer.
Ci sono pressioni socioeconomiche che favoriscono lo sviluppo di programmi flessibili di educazione, addestramento e riconversione. 

Punti tecnologici in via di sviluppo:

dei mezzi:

  • l'accresciuta disponibilità di personal computer economici e potenti sia a casa che sul lavoro.
  • La comparsa sul mercato di "teleputer" multimediali che possono essere usati per tutte le applicazioni tradizionali dei PC
  • L'accresciuta miniaturizzazione dei componenti con una risultante crescita della portabilità dei personal computer
  • Lo sviluppo di interfacce per input vocale e scrittura manuale

delle reti:

  • La progressiva installazione di reti ISDN e di dorsali a fibre ottiche a larga banda da parte di molti operatori del settore delle telecomunicazioni.
  • La globalizzazione e la crescita esponenziale delle reti accademiche e non
  • L'espansione di comunicazioni "senza-filo"

La formazione a distanza è vista come un mercato potenzialmente remunerativo dalle società di telecomunicazione e dagli operatori nel settore delle reti telematiche.

Apprendimento collaborativo

SIGNIFICATO DI APPRENDIMENTO COLLABORATIVO

Cosa non è. Non è:

  1. trasmissione di sapere o trattamento dell’informazione;
  2. discussione o comunicazione;
  3. scambio di informazioni o esecuzione di istruzioni;
  4. cooperazione (Hooper).

Cosa è. E’ un ambiente in cui vi è

  1. una reale interdipendenza tra i membri di un gruppo nella realizzazione di un compito, un impegno nel mutuo aiuto, un senso di responsabilità per il gruppo e i suoi obiettivi, dove viene posta attenzione alle abilità sociali e interpersonali nello sviluppo dei processi di gruppo;
  2. un coinvolgimento di ordine superiore e un approccio differente nel condividere e creare informazione;
  3. condivisione di compiti, un’esplicita intenzione di aggiungere valore per creare qualcosa di nuovo attraverso un processo collaborativo deliberato e strutturato
  4. e, per avere successo

  5. competenza tra i membri del gruppo, un obiettivo condiviso e compreso, mutuo rispetto e fiducia, creazione e manipolazione di spazi condivisi, molteplici forme di rappresentazione, costante ma non continua comunicazione, accettazione che le decisioni non devono essere basate sul consenso e che la presenza fisica non è necessaria, uso selettivo di persone al di fuori del gruppo, consapevolezza che la collaborazione termina quando i suoi obiettivi sono stati raggiunti (fattori di Schrage)

Quando è efficace. Dipende da alcuni fattori tra cui la struttura dentro cui i processi di gruppo hanno luogo e il modo in cui questi vengono gestiti (importanza del ruolo del tutor)

ASPETTI TEORICI E DI RICERCA SULL’A.C.

Si parte da un punto di vista dell’apprendimento come attività cognitiva per poi passare ad osservare (solo invito) le interazioni di gruppo con lo sguardo rivolto, sembra, ma non è sviluppato, alla comunicazione

Teorie su A.C. e supporti tecnologici Bruner, Damon, Vygosky, Rogers, Knowles, Hillich

Difficoltà di progettare interventi partendo da queste teorie. Vedi pag.5

Attenzione sul gruppo e sulle fasi del processo di gruppo per ovviare alle difficoltà. Il gruppo è un’entità socialmente costituita, aggregata per un dato periodo di tempo per uno scopo specifico.

La natura dei compiti, i passi che li compongono, il tipo di strumenti di supporto e dei sistemi necessari varieranno durante ciascuna delle quattro fasi del processo di gruppo (aggregazione, libero scambio di idee, definizione di regole, realizzazione).

Il supporto della tecnologia può giocare un ruolo molto importante nelle ultime due fasi.

Gli effetti e le implicazioni della mediazione tecnologica

QUANDO LE TECNOLOGIE GIOCANO UN RUOLO IMPORTANTE NELL’A.C.

Tipi di tecnologie.

Sistemi di comunicazione in tempo reale (in tempo reale e differito), sistemi per la condivisione di risorse, sistemi di supporto ai processi di gruppo.

In un primo momento questi strumenti venivano usati da soli, poi sono stati integrati in un ambiente unico basato sul computer o in centri di risorse educative.

Le diverse esperienze offrono strumenti di analisi (aspetti positivi e negativi del loro uso) che invitano a ritenere necessaria la definizione dello scenario educativo, del ruolo del tutor e a prestare particolare attenzione agli strumenti di supporto ai processi di gruppo perché sembra che possano giocare un ruolo importante perché danno accesso differenziato a risorse, strumenti, attività.

Effetti e implicazioni sulle dinamiche delle interazioni educative e interpersonali.

L’interazione educativa e interpersonale mediata da canali di comunicazione muta (vedi esempi pag.10,11) e nessuno dei soggetti coinvolti nell’attività può aspettarsi di replicare modelli e stili di una classe faccia a faccia. Possibilità si intravedono nei nuovi sistemi desktop multimediali per le conferenze telematiche.

Considerazioni per sfruttare meglio le caratteristiche dei groupeware.

Devono essere ben progettati per quanto riguarda:

  1. Ambienti per comunicazioni della telepresenza. Dal punto di vista tecnico con attivi indicatori di telepresenza (per esempio, tecniche di realtà virtuale per simulare situazioni faccia a faccia, manipolazione di suoni). Dal punto di vista della comunicazione con la possibilità di svolgere attività in parallelo - conversazione, interazione, discussione -, la possibilità di immagazzinare, organizzare e recuperare informazione e la possibilità di integrare le interazioni in tempo reale e differito. Dal punto di vista psicologico, per esempio, creando segnali di controllo o di metacognizione e favorendo l’immaginario auditivo.
  2. Metafore appropriate per gli ambienti di A.C. che tengano conto della possibilità di adattare l’ambiente ai compiti da affrontare, ai differenti stadi del processo del gruppo, alle relazioni e ai privilegi appropriati per i progetti.
  3. Ergonomia per organizzare, gestire e filtrare i messaggi immagazzinati.

Interfacce per gestire in modo trasparente una varietà di dispositivi di input e mostrare l’informazione necessaria riguardo lo stato del flusso di informazione delle postazioni remote.

La sfida per gli educatori

Gli educatori dovranno mettere in atto molta creatività nella definizione di scenari per un uso efficace del CSCL.

  • Un aspetto ovvio riguarda la gestione del flusso di comunicazione tra i partecipanti
  • Nel definire scenari educativi bisognerebbe sfruttare in pieno le caratteristiche specifiche del groupware
  • La natura delle attività che si possono intraprendere dipenderà anche dal numero di partecipanti in ogni postazione remota 
  • Una terza sfida è l'assegnazione di ruoli appropriati e compiti collaborativi alle modalità di tempo reale e tempo differito
  • Bisogna coordinare efficacemente il mescolarsi dell'interazione del gruppo e l'attività individuale sulla stessa stazione di lavoro.

Gli educatori dovrebbero acquisire abilità nuove per la gestione del controllo sociale: è più facile squagliarsela da una stanza elettronica virtuale che andarsene all'inglese da una classe faccia-a-faccia.

Infine, il fatto che vengano integrate in ambienti di apprendimento telematici, risorse umane e informative disponibili a livello regionale, nazionale e planetario presenta da un lato un enorme potenzialità per l'educazione, dall'altro seri rischi di un sovraccarico di informazione e di perdita di tempo

 

 

Lettera di Ringraziamento

Appuntamento a Roma